OBIETTIVI FOTOGRAFICI



Gli obiettivi fotografici sono il mezzo attraverso il quale le immagini arrivano ad impressionare la pellicola.

L'obiettivo è costituito, oltre che dalle lenti, da una serie di meccanismi di controllo quali il diaframma e il sistema per la messa a fuoco dell'immagine.

Gli obiettivi si dividono in base alla loro lunghezza focale, che si esprime in millimetri (mm).

La lunghezza focale è data dalla distanza tra il centro della lente e il suo fuoco principale, che è il punto in cui convergono tutti i raggi della luce, quindi maggiore è la distanza, maggiore è la lunghezza focale.
 


Lunghezza focale di un obiettivo.

Una caratteristica fondamentale delle fotocamere modello SLR è che esse offrono la possibilità di cambiare gli obiettivi montando, di volta in volta, quello che meglio serve allo scopo del fotografo. Questa caratteristica non è condivisa dalle cosiddette macchine compatte, le quali sono leggere, comode, facili da usare, ma molto limitate nelle prestazioni.

Ricordiamo adesso alcune nozioni elementari di ottica e, in particolare, il concetto di lunghezza focale.


FIG. 1

Come già sappiamo si chiama lunghezza focale la distanza fra una lente e il suo piano focale, ovverosia il piano su cui si trovano i fuochi, punti di convergenza dei raggi luminosi. Nella fig. 1 vediamo illustrato il concetto di lunghezza focale riferito ad una singola lente, ma esso può essere esteso anche ad un obiettivo, che è, in realtà, un complesso sistema di più lenti. Insomma, si può tranquillamente parlare di lunghezza focale di un obiettivo, che sarà ovviamente la distanza fra l'obiettivo e il suo piano focale.


Angolo visivo di un obiettivo.

Se chiudiamo un occhio e con l'altro guardiamo davanti, ci accorgiamo facilmente che non abbiamo una visione globale a 360 gradi intorno a noi, bensì che il nostro campo visivo, o angolo visivo, ha una ampiezza di circa 45 gradi. Possiamo dire che questa è una visione normale e aggiungere che, nelle macchine fotografiche, viene montato spesso un obiettivo che ha un angolo visivo intorno ai 45 gradi e che viene chiamato, per questo motivo, obiettivo normale (fig. 2). Esso vede, più o meno, come l'occhio umano.


FIG. 2 - obiettivo normale

Chi possiede una SLR può togliere l'obiettivo normale dalla macchina fotografica e montare su essa un obiettivo che vede molto più largo, ovverosia che ha un angolo visivo superiore ai 45 gradi. Si può arrivare a 60, 90, in casi estremi anche a 180 gradi. Un obiettivo di questo genere non vede certo come l'occhio umano e lo si definisce obiettivo grandangolare (fig. 3). Guardando attraverso di esso si abbraccia un panorama più ampio di quello colto dall'occhio, ma i singoli oggetti risulteranno rimpiccioliti.


FIG. 3 - obiettivo grandangolare

Sempre chi possiede una SLR, può montare un obiettivo che vede molto più stretto dell'occhio umano, ovverosia che ha un angolo visivo inferiore ai 45 gradi. Si può arrivare a 30, 15, in casi estremi anche a 6 gradi. Un obiettivo di questo genere è definito teleobiettivo (fig. 4). Guardando attraverso di esso si abbraccia un panorama più stretto di quello colto dall'occhio, ma i singoli oggetti risulteranno ingranditi.


FIG. 4 - teleobiettivo


Caratteristiche degli obiettivi.

 

Angolo visivo

Lunghezza focale

(per il formato 35 mm)

Effetto

Distanza minima di messa a fuoco

Profondità di campo

GRANDANGOLARE

Più di 45 gradi

Meno di 50 mm

Vede ampi panorami e rimpicciolisce gli oggetti

 

Meno di mezzo metro

Grande.

E' facile mettere a fuoco

 

NORMALE

45 gradi

 

50 mm

Vede come l'occhio umano

 

Mezzo metro circa

Media

TELEOBIETTIVO

Meno di 45 gradi

Più di 50 mm

Vede panorami stretti e ingrandisce gli oggetti

Più di mezzo metro

Piccola.

E' difficile mettere a fuoco

 


Zoom.

Esistono alcuni obiettivi la cui lunghezza focale è variabile fra due estremi. Essi si chiamano zoom, a causa dell'effetto di spostamento che producono quando si varia rapidamente la loro lunghezza focale. Esistono degli zoom che variano da un leggero grandangolare ad un modesto teleobiettivo: per esempio il 28-80. Altri che vanno da un modesto teleobiettivo ad un teleobiettivo medio: per esempio il 70-210. Ricordiamoci allora che gli obiettivi possono essere a focale fissa o zoom (a focale variabile).
Attenzione a non confondere le espressioni focale fissa e fuoco fisso, che hanno significati completamente diversi. La prima si riferisce alla lunghezza focale di un obiettivo, la seconda al fatto che alcune macchine compatte di costruzione molto semplice non hanno alcun dispositivo per la messa a fuoco, né manuale né automatico.



                                              

 
Obiettivo normale


50mm (riferito alla pellicola 35 mm)

chiamato in questo modo perché “vede” l'immagine come l'occhio umano, avendo un angolo di campo di circa 45°.
 
 
                                                                                          
  




Obiettivi grandangolari

(esempio
35mm, 28mm, 24mm)

hanno un angolo di campo superiore a 45° e una gran profondità di campo elevata.

Sono ideali per fotografare ampi spazi, creano deformazioni se il soggetto è troppo vicino.
 
   Obiettivo 24 mm



                                                                                    
         
           Foto con obiettivo 24 mm

 

Teleobiettivi
(esempio
85 mm, 105 mm, 300mm)

hanno un angolo di visione inferiore a 45° e permettono di avvicinare un soggetto molto lontano.

Hanno poca profondità di campo quindi sono utilizzati per mettere in risalto il soggetto, eliminando (sfuocando) i particolari sullo sfondo.
   Obiettivo 100 mm


                                                                                         
    
     Foto con obiettivo 100mm



 
 
 
 
 
 
Obiettivo 300 mm



                                                                                        
            
             Foto con obiettivo 300 mm



Lo zoom

è un obiettivo che ha diverse focali ed è quindi molto versatile.

Esistono due sistemi per regolare la focale (zoomata): a pompa (one-touch), dove la zoomata e la messa a fuoco avvengono con un unico movimento, e a doppia ghiera, dove messa a fuoco e zoomata avvengono con due movimenti separati.



Obiettivi macro

sono progettati per ottenere migliori risultati nelle fotografie a distanza ravvicinata.

Per ottenere una buona profondità di campo si utilizzano diaframmi molto chiusi (f16 – f22).

 
 

 
Obiettivo 105 macro
 

                                                                                         
 
 
 
 
 
 
               
                              
 
                            
 
                                    Foto con obiettivo 105 macro
 
 

      
                                 

  Soffietto
 
 Ottimo strumento per aumentare
  “l'effetto macro”.

  Il soffietto va montato tra il corpo
  macchina e l'obiettivo.



Obiettivi decentrabili sono utilizzati soprattutto nelle fotografie architettoniche per correggere il fenomeno delle linee cadenti.


     
 
                           f                            
   
                                


Obiettivi catadiottrici o a specchio hanno dimensioni più contenute rispetto ai supertele.

Questi obiettivi non hanno la ghiera dei diaframmi e quindi l'esposizione si regola agendo sui tempi di scatto.

Il compromesso per ottenere obiettivi meno costosi è la limitata profondità di campo, in quanto si scatta a diaframma fisso: tutto aperto.

Altra caratteristica importante che distingue un obiettivo, oltre alla qualità delle lenti utilizzate per la costruzione, è la luminosità.

La luminosità è la quantità di luce che può entrare attraverso la lente dell'obiettivo (massima apertura disponibile del diaframma).

La maggior luminosità di un obiettivo consente di realizzare buone immagini anche in presenza di poca luce, a parità di pellicola.

Gli obiettivi molto luminosi spesso sono molto costosi.