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Glossario di alcuni dei termini più usati in ambito di Knowledge Management


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Immagine Franco Cesari

Franco Cesari

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La scienza dell'apprendimento negli adulti. Alla sua base c'è l'osservazione che le persone adulte apprendono in maniera diversa da bambini e ragazzi (il cui processo di apprendimento è oggetto della pedagogia). Nell'insegnare agli adulti bisogna considerare che questi vogliono:

  • Sapere perché una cosa è importante da sapere;
  • Decidere autonomamente il proprio percorso nelle informazioni;
  • Identificare un collegamento tra le informazioni e la propria esperienza;
  • Entrare in contatto con un orientamento "didattico" centrato su problemi ed attività reali.
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Processo grazie al quale un individuo assimila informazioni, idee e valori e quindi acquisisce conoscenze, know-how, abilità e/o competenze. L'apprendimento avviene attraverso la riflessione personale, la ricostruzione e l'interazione sociale. L'apprendimento può avere luogo in contesti formali, non formali o informali.
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Modalità di apprendimento che si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi. Secondo alcuni autori, nella cooperazione ciascun componente del gruppo esegue un compito specifico, mentre nella collaborazione ognuno lavora su tutte le parti del compito complessivo. La cooperazione è una situazione in cui gli attori con ruoli e funzioni, meglio definiti rispetto alla collaborazione, lavorano per uno stesso obiettivo; per esempio, costruire un testo a più mani. In generale, in rete le attività propriamente cooperative risultano più difficili di quelle collaborative poiché richiedono decisioni già assunte (ad esempio la scelta del tema del progetto, individuazione di un coordinatore, ecc.), definizione dei ruoli e strumenti tecnologici più strutturati: aspetti che, per essere decisi totalmente in rete, comportano un notevole numero di interazioni.


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Per apprendimento formale, in Italia, si intende quello che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle Università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato a norma del Testo unico di cui al Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167, o di una certificazione riconosciuta.
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Per apprendimento informale si intende quello che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell'ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero.
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Per apprendimento non formale, in Italia, si intende quello caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza, al di fuori dei sistemi di apprendimento formale, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese.
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L'espressione può riferirsi all'uso di diversi media nell'ambito dell'e-learning, di diversi modelli didattici, di modalità sincrone e asincrone di apprendimento. Il blended learning è generalmente conosciuto come una modalità di erogazione di percorsi formativi che integra e-learning e formazione d'aula.
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Lista gerarchicamente organizzata di obiettivi educativi, formulata da Benjamin Bloom all'inizio degli anni '50 e relativa ad apprendimenti di tipo cognitivo, affettivo e psicomotorio. Ogni area comprende diverse abilità, ciascuna analiticamente descritta in termini di prestazione attesa. Nell'area cognitiva, per esempio, ricadono: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione. A seconda degli obiettivi che ci si propone di raggiungere, verranno utilizzati differenti modelli didattici e metodi di valutazione.
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"Storie esemplari" che vengono presentate al discente per farlo confrontare con domini di conoscenza particolarmente complessi e non strutturati (per es. il management). Un caso consiste nella presentazione di uno scenario pertinente ai contenuti del corso, col quale il discente è invitato a interagire, prendendo decisioni o esprimendo valutazioni per analizzare o risolvere la situazione problematica. Il caso può essere sia ipotetico che reale.
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Approccio teorico allo studio della mente e del funzionamento psichico, nato negli USA alla fine degli anni '60 con il saggio "Cognitive Psychology" di Ulric Neisser. Il cognitivismo intende l'individuo come elaboratore attivo di informazioni, pone l'accento sulle proprietà selettive e ricostruttive della percezione, del pensiero e della memoria, evidenziando, fra l'altro, l'importanza giocata in tali processi dagli schemi mentali e dalle rappresentazioni di sé e dell'ambiente.


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Insieme integrato di conoscenze e capacità che una persona deve possedere per svolgere con efficacia specifici compiti e funzioni. La competenza rappresenta, infatti, ciò che si è in grado di fare, attraverso le proprie conoscenze tecniche (il sapere), e attraverso le proprie capacità professionali (il saper fare).
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Approccio teorico allo studio del comportamento umano e animale nato in America all'inizio del Novecento, che considera la trasmissione della conoscenza come processo basato su un meccanismo di somministrazione di stimoli e ricompense per la risposta "giusta".
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Le comunità di pratica sono gruppi che si costituiscono per trovare risposte comuni a problemi inerenti il proprio campo di attività e/o interesse. Appaiono caratterizzate dall’essere spontanee, da poter generare apprendimento organizzativo e dal favorire procesi di identificazione. I membri di una comunità di pratica condividono modalità di azione e di interpretazione della realtà, costituiscono nel loro insieme una organizzazione informale all’interno di organizzazioni formali più ampie, articolate e complesse. I partecipanti alle attività delle comunità di pratica, con il loro apporto, accrescono il senso di identità professionale e creano una rete che può indurre reali processi di rinnovamento. Le comunità di pratica sono una significativa risorsa di aggiornamento delle competenze professionali. L’efficacia deriva dal fatto che i contenuti discussi in questo tipo di comunità soddisfano esigenze di operatività, tempestività e contestualizzazione dell'apprendimento
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Approccio teorico sviluppatosi negli ultimi decenni del Novecento, secondo il quale la conoscenza non solo è risultato di una costruzione attiva da parte del soggetto, ma è strettamente collegata alla situazione concreta in cui avviene l'apprendimento e viene alimentata dalla comunicazione interpersonale e dalla collaborazione sociale. Tale approccio pone l'individuo al centro del processo educativo ed è alla base dei modelli più recenti di formazione a distanza.
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Possibilità di imparare sfruttando la rete Internet e la diffusione di informazioni a distanza. Nei progetti educativi di molte istituzioni la teledidattica non è solo un complemento alla formazione in presenza; sempre più spesso costituisce un percorso didattico rivolto ad utenti con difficoltà di frequenza in presenza. Attraverso la teledidattica si facilita la formazione continua e quella aziendale, specialmente per le organizzazioni con una pluralità di sedi.
Alias (parole alternative):
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Espressione utilizzata per indicare il processo continuo di apprendimento che non termina con la scuola o l'università, ma continua a svilupparsi durante tutta la vita, anche dopo il pensionamento. Si può estendere così a tutte le tappe vitali dell'individuo e della collettività, anche grazie alle possibilità offerte dall'e-learning.
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Gioco basato sulla fantasia in cui ognuno interpreta il "ruolo" di un personaggio, reale o immaginario, in un determinato contesto, per poi farlo progredire nel corso della storia. L'ambientazione, la trama e le regole specifiche vengono indicate, all'inizio del gioco, da un membro del gruppo, chiamato Master. L'approccio metodologico dei giochi di ruolo è utilizzato in ambito didattico per favorire l'apprendimento attivo di competenze professionali, per simulare situazioni difficili da osservare nella realtà, oppure per correggere comportamenti indesiderabili nelle relazioni interpersonali. Tali applicazione avvengono in situazioni molto controllate e puntano soprattutto sulla capacità decisionali degli interessati.
Alias (parole alternative):
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Disciplina che studia la gestione delle conoscenze aziendali. Comporta la cattura e l’uso delle conoscenze di tutti i lavoratori per aumentare le prestazioni dell’azienda nel suo complesso. I suoi strumenti più comuni sono: la documentazione delle conoscenze individuali e la loro diffusione attraverso manuali o data base, l’uso di strumenti come la posta elettronica o il groupware per facilitare la comunicazione e la collaborazione a distanza.
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Software internet-based che gestisce l'interazione nei processi di apprendimento. Il sistema esegue la registrazione degli utenti, tenendo traccia del progresso connesso alle attività realizzate, monitorando i risultati ottenuti e valutando i risultati finali. Il più diffuso è MOODLE.
Alias (parole alternative):
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Una mappa cognitiva è la rappresentazione grafica di un dominio, con evidenza degli argomenti, dei collegamenti e delle possibili influenze, secondo la visione (cognizione) di chi disegna la mappa stessa
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La mappa mentale è una rappresentazione della conoscenza che pone l’idea principale al centro (main topic) con associate le informazioni attinenti e di dettaglio. L’idea è che partendo da un tema centrale, si associno via via tutti i dettagli, scendendo sempre di livello, fino ad aver descritto tutto il sistema
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(ing. Mentor). In generale, indica una persona di esperienza che affianca e guida il discente. Nelle organizzazioni produttive, si occupa della crescita professionale di un'altra persona (mentee), al di fuori della normale relazione che si instaura tra collaboratore e capo. Di solito, infatti, a differenza di quanto avviene nel coaching, il mentor è più anziano del suo mentee ma non è direttamente responsabile della sua attività lavorativa. Nell'ambito della formazione on line, il mentor presidia il processo di erogazione del percorso didattico e monitora l'evoluzione dei bisogni formativi dell'utente, individuando le metodologie e le soluzioni più adatte.
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Massive Open Online Course (corso online aperto e di massa). Corso in e-learning in cui le attività formative sono liberamente offerte ad un pubblico potenzialmente vastissimo, nell'ordine delle centinaia di migliaia di persone.
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(Apprendimento tra pari). Modalità di apprendimento in cui gli utenti all'interno della rete possono cercare, condividere, valutare e scaricare contenuti creati da qualunque altro utente appartenente al gruppo.
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Una sequenza di attività didattiche organizzata per raggiungere un obiettivo formativo predeterminato o uno specifico insieme di risultati di apprendimento.Oppure, in senso più ampio, può indicare l'insieme delle esperienze di apprendimento seguite da una persona per acquisire conoscenze, competenze o capacità. Un percorso di apprendimento può comprendere esperienze di apprendimento formali e non formali che possono essere certificate dopo la necessaria convalida.
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Strumento didattico per un efficace coinvolgimento del discente, inteso come soggetto centrale dell'apprendimento. La simulazione si configura come esperienza d'apprendimento in cui chi deve apprendere svolge dei compiti in un contesto molto vicino al reale, ricevendo feedback legati alle scelte compiute e avendo accesso a materiali e risorse di supporto. Il vantaggio delle simulazioni consiste, soprattutto, nel poter sperimentare situazioni senza andare incontro agli effetti negativi del mondo reale, riducendo rischi e costi.
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Il tutoring può essere inteso come una modalità di gestione responsabile del percorso di apprendimento e collaborazione. Le concrete modalità di attuazione del tutoring sono molteplici, ma due sono gli scopi principali di questa modalità di lavoro: sul piano educativo, favorire la responsabilizzazione e la collaborazione; sul piano formativo, rendere più efficace la comunicazione didattica
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Qualunque metodologia che stimi l'efficacia e l'impatto di un sistema di apprendimento o risultato di un processo. I risultati delle stime possono essere usati per migliorare l'efficacia di learning e/o dei processi di marketing, e determinare se gli obiettivi di apprendimento o di mercato sono stati raggiunti
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Riunione tra persone situate in luoghi fisici diversi che si collegano in audio/video. Per estensione, indica anche una modalità di lezione a distanza sincrona in cui più docenti si alternano nella presentazione di un argomento, o si dà la possiblità ai discenti di intervenire in video o in voce (o entrambi).
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Attività formativa in modalità on line sincrona in cui sono coinvolti, da un lato, uno o più docenti o relatori e, dall'altro, una pluralità di discenti o partecipanti; l'incontro si svolge tramite una applicazione del tipo aula virtuale. Il termine, derivato dalla contrazione di Web e seminar, viene a volte tradotto con seminario online.
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Evento formativo in apprendimento guidato, dedicato ad un gruppo ristretto di partecipanti e caratterizzato da un approccio pratico e da una elevata interattività.

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